lunedì 21 novembre 2016

Animali Notturni. La recensione di Light Up Magazine


di Mina Jane
Gli Animali notturni nascono nel passato e vivono nel buio di una vita che avrebbe potuto realizzarsi ma è rimasta uccisa dalle paure. Tratto dal romanzo Tony & Susan di Austin Wright del 1993, con Animali notturni il regista e sceneggiatore Tom Ford racconta e dipinge il violento dolore di una storia sospesa tra passato e presente, immaginazione e realtà.
Amy Adams e Jake Gyllenhaal sono gli interpreti principali del film vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia 2016, che dal 17 novembre scorso è nelle sale italiane.
Animali notturni è un thriller dalle tinte forti e i tratti inquietanti, il racconto amaro, romantico e violento di due storie, una reale e l’altra immaginata, sospese tra tensione e viaggio introspettivo. L’intento del regista era quello di rappresentare la sconcertante degenerazione a cui giunge una relazione d’amore fortemente calata in una cultura sempre più usa e getta come quella attuale. Ford esplora, con il gusto estetizzante che sempre lo caratterizza, la sottile linea che separa amore e crudeltà, vendetta e redenzione. 
Amy Adams è Susan Morrow, una mercante d’arte di Los Angels e ricca e affermata, ma la sua vita è poco appagante. Un giorno mentre suo marito Hutton Morrow (Armie Hammer) è fuori per uno dei suoi frequenti viaggi d’affari, Susan riceve un inaspettato pacchetto da parte del suo ex marito Edward Sheffield (Jake Gyllenhaal) che non vede da anni. Si tratta di un romanzo dal titolo Animali Notturni. In un biglietto allegato al manoscritto Edward invita Susan a leggere il romanzo e a mettersi poi in contatto con lui. Da sola in casa di notte Susan comincia a leggere il romanzo a lei dedicato, il cui contenuto si fa viva via sempre violento e devastante. Nella storia Tony Hastings è in viaggio di notte in macchina con la moglie e la figlia adolescente lungo un isolato tratto di strada in Texas. La famiglia viene improvvisamente fermata e aggredita da un trio di ladri d’auto. Tony è costretto ad assistere in impotente al rapimento della sua famiglia da parte della gang capeggiata da Ray Marcus (Aaron Taylor-Johnson). Abbandonato a piedi in mezzo al nulla, Tony, sconvolto e distrutto, con l’arrivo del giorno, riesce a raggiungere la polizia per chiedere aiuto e il suo caso viene preso in carico dal Tenente Bobby Andes (Michael Shannon). 
Man mano che procede con la lettura del romanzo cominciano a riaffiorare nella mente di Susan i ricordi di un passato felice e doloroso, mentre lei acquisisce con sempre maggior chiarezza la coscienza di aver perso se stessa e di aver commesso delle scelte che hanno portato a terribili conseguenze per sé e rcato molto male alla persona che amava. 
Il film diverge molto dal libro che lo ha ispirato, Ford non teme di esagerare ed ingigantire i tratti di una storia che rappresenta un a vera allegoria morale. “Animali notturni è una parabola sul venire a patti con le scelte che facciamo nel corso della nostra vita e con le conseguenze che le nostre decisioni possono comportare” ha spiegato Tom Ford.  Quello di Ford è un lavoro che si concentra al tempo stesso sia sulla parola scritta che sull’immagine in movimento. “Quando scrivo -racconta il regista- comincio raccogliendo immagini di interni, luoghi, ambienti, persone vere che abitano i diversi mondi dei personaggi che sto creando. Visualizzo ogni suono e ogni immagine e spesso scrivo in uno stile che sembra quasi descrivere inquadratura-per-inquadratura. Molto spesso la sorpresa del momento e della recitazione aggiungono al film complessità e profondità”.

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