lunedì 27 aprile 2015

Quattro Chiacchiere con Gloria!


"Quattro Chiacchiere con Gloria"

Quattro chiacchiere con Gloria Antoniani, la nuova amica di Azionereazione che ci accompagnerà, nei fine settimana, lungo il nostro personale cammino verso il benessere.

Come ti sei appassionata alla yoga?

Casualmente, alcuni anni fa, tramite un'amica. L'ho incontrata a una cena di
corso del maestro di yoga Massimo Celentano, del quale sono tuttora allieva e seguo i corsi nella sua scuola Turiya di Roma, e ho ricevuto un invito a partecipare a una lezione. La mia risposta fu subito "no, io no. Lo yoga non fa per me, mi piacciono attività più movimentate", ma accettai la sfida per non far prevalere la pigrizia e i preconcetti che legavo a questa disciplina. Fu l'inizio dell'inizio. Felice come mai ed entusiasta, da quel giorno non ho più smesso, ma davvero, neanche un giorno di praticare.

Cosa dà lo yoga in più rispetto alle altre discipline? Qual è il suo valore aggiunto?

Sicuramente la consapevolezza, del corpo, del respiro e della mente. Sul piano fisico, la pratica di Asana aiuta a conoscere il proprio corpo in maniera completa, poiché allena e stimola muscoli che generalmente non utilizziamo. Fondamentale è sentirsi comodi in ogni posizione e percepire il lavoro che c'è all'interno, a un livello più sottile, sugli organi che vengono interessati. Sul piano spirituale, per così dire, lo yoga aiuta la mente a non arrugginirsi dietro la volontà e gli schemi. Accogliere se stessi è il primo passo per amare ciò che ci circonda. Si passa da una visione individuale dell'anima personale alla coscienza universale, restando aperti e rimanendo nel momento presente. Lo yoga da la possibilità di rigenerarsi giorno dopo giorno, nella semplicità e nella creatività. La disciplina è fondamentale per seguire un percorso di crescita, ma il sorriso è essenziale per ricordarci chi siamo e che il nostro potenziale come esseri umani è splendido e non dobbiamo sprecarlo.

Cosa non deve mancare quando si va a una sessione di yoga?

Forse l'unica cosa che non deve mancare è la curiosità di mettersi in gioco. E poiché si tratta di un gioco, è fondamentale divertirsi, nel rispetto di ciò che ci viene proposto e degli altri.

Qual è la musica del perfetto yoghi?

Con quale musica non puoi fare a meno di ballare? Ecco quella è la musica perfetta per te. Naturalmente ci sono dei suoni più adatti per le sessioni più rilassanti o introspettive, o invece, più movimentate. Altre volte è fondamentale il silenzio. Credo che ogni ritmo o pausa possa ispirarci qualcosa, quindi affidiamoci alle note perché se è sintonizziamoci dal cuore e tutto fluida nel modo migliore.

Cosa pensi di portare ne tuo corso? Cosa dovranno aspettarsi le persone che verranno?

Ogni giorno possiamo aumentare la consapevolezza e il nostro corpo può armonizzarsi e stare meglio. Lavoriamo con un materiale prezioso: il nostro presente e le nostre energie e possiamo sfruttarle al massimo regalandoci benessere, serenità e salute. La flessibilità e la scioltezza non sono l'obiettivo, ma l'effetto della pratica. Non lavoriamo per restare in equilibrio su una mano, ma cerchiamo di dare spazio a ogni parte del corpo e del cuore.
Il più grande insegnamento che ho appreso è che devo dare ascolto a me stessa senza aspettarmi nulla.




Per fare questo c'è bisogno di silenzio. E molta umiltà...perché è proprio vero che non si finisce mai di imparare, e ancor più di disimparare. Perdere il controllo e far perdere all'esterno la possibilità di controllarci sono propositi fondamentali che possono realizzarsi iniziando da piccoli passi, come un'ora, che durante la settimana dedichiamo a noi stessi. Quindi senza aspettarci un imminente illuminazione divina divertiamoci, muoviamoci, e diamo importanza al messaggio che ci manda un piede, una mano, il respiro, una posizione a testa in giù...
Cambiare punto di vista a volte è fondamentale. E forse sarà possibile vedere che un po’ di divinità sia presente in ognuno di noi.



Photographer: Massimo Righetti - MasRigImage
Model: Gloria
Assistant to Photographer: Bruno Spiezia
Post Producer: Massimo Righetti - MasRigImage

martedì 3 marzo 2015

Light Up Magazine Exclusive! - Ginebra Jones by MasRigImage


Ginebra Jones
HAND MADE - THE COLLECTION

Sempre all’insegna di una donna contemporanea che esprime la propria femminilità mescolando elementi femminili e maschili, silhouette arrotondate e altre estremamente squadrate. È la femminilità targata Ginebra Jones. 
Abiti unici, realizzati artigianalmente ma con uno stampo modern factory. 
Forme strutturate, ma mai rigide, che accompagnano i movimenti come una seconda pelle. 
Comodità ed eleganza con un’attenzione ai dettagli e al made in Italy. Tutto cambia forma, nel gioco degli opposti, per una collezione sempre più contemporanea e internazionale. 
In attesa della primavera, alcuni scatti della collezione autunno- inverno; materiali duttili e pratici, la palette di colori gioca con nero, panna, celeste, grigio, sabbia, burgundy, rosso lacca, cammello, rosa polvere…
pronte a fiorire con i primi caldi






Ginebra Jones Boutique
Via Donatello 81
Roma

Photographer: Massimo Righetti - MasRigImage
Model: Eleonora
Stylist: Silvana Barbaresi - Ginebra Jones
Makeup Artist: Vanessa Johansdotter
Assistant to Photographer: Bruno Spiezia
Post Producer: Barbara Recchia

giovedì 5 febbraio 2015

"Progetto G". Tania Buonfrisco by Bruno Spiezia




Nasce così il "Progetto G".
La Make Up Artist Tania Buonfrisco decide di mettere e al proprio servizio non solo le sue capacità artistiche ma anche lei stessa posando come fotomodella. 
In questa sua iniziativa ingaggia il fotografo romano Bruno Spiezia per rendere con la sua arte fotografica il progetto G (Glamour) degno di questo nome.  
Viene allestito un set idoneo e le luci per creare quell'atmosfera adatta ad esaltare entrambe le due condizioni il trucco e la donna. 
Una giornata in cui  ogni sfumatura ha reso al meglio e dove al termine entrambi hanno potuto sorridere con piacere vedendo prendere forma questo "Progetto G".





Model & MUA: Tania Buonfrisco
Photographer: Bruno Spiezia

martedì 3 febbraio 2015

Grazie a te Donna. Calendario 2015 DonnaDonna Onlus



Cosa significa essere donna? Cosa colpisce di una donna? La sua unicità.
Ogni donna ha un suo fascino discreto, un mondo accogliente, una gioia interiore che trasmette come una luce che le nasce da dentro. E la dolcezza del suo sguardo, la fierezza del suo essere, la forza del suo animo nelle situazioni difficili.
Il suo essere Femmina, Madre, Figlia, Amante, Amica, Alleata, Complice, Coscienza morale, Sorella, ma soprattutto il suo essere Donna.

Spesso, però, ci sentiamo minate nella nostro personalissimo modo di essere femminili, perché non corrispondiamo a determinati canoni estetici, perché vogliamo piacere ad ogni costo, perché desideriamo essere amate, attirare l’attenzione o semplicemente perché abbiamo un grande vuoto dentro.

Cadere nella trappola dei disturbi alimentari è molto facile, uscirne no. Per uscirne ci vuole coraggio, forza, determinazione ma soprattutto sostegno.

DonnaDonna onlus nasce per questo, per testimoniare la vittoria della passione per la vita.
Orgoglio dell’associazione è il Calendario, che nasce dalla voglia di coccolarsi quotidianamente, per far arrivare quell’energia e quel supporto di cui abbiamo bisogno ogni momento.

365 giorni per ricordarci la bellezza nella diversità, nell’unicità, nel sapere chi siamo.
Scatti d’autore, gioiosi e vitali, nella Città eterna per vincere stereotipi e discriminazioni. Testimonial d’eccezione: ragazze di tutte le età, etnia, religione e condizione sociale, unite e felici di come sono, uniche e irripetibili nel loro essere semplicemente donne. Tutti uniti nel segno del rosso, colore dell’Associazione, per vincere un male subdolo e invisibile che miete vittime senza confini religiosi, politici o culturali.

http://www.donnadonnaonlus.org/

per ordinare il calendario : donnadonnaonlus@gmail.com - 393 0131278

Aiuta DonnaDonna Onlus: IBAN IT 89 G 03069 05096 100000004772 

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Direttrice Artistica: Nadia Accetti
Fotografo: Massimo Righetti 
Assistente Fotografo e Backstage: Bruno Spiezia
Post Produzione: Salvatore Arnone