di Mina Jane
La Marvel porta sul grande
schermo l’esaltante nascita di un altro supereroe, tra caleidoscopici effetti
speciali e ipnotici mandala il Dottor Strange fa il suo ingresso
nel modo dei cinecomics. È l’eroe mistico che mancava all’appello del Marvel Cinematic Universe; Benedict Cumberbatch indossa in modo
eccellente i panni di Stephen Vincent Strange, il neurochirurgo addestrato
nell'uso delle arti mistiche da Antico, potentissimo maestro mago interpretato
da un’androgina Tilda Swinton.
Dopo anni di lavorazione e viaggi
tra Nepal, UK, New York e Hong Kong il regista Scott Derrickson realizza un film che sorprende anche gli amanti
del genere. Doctor Strange soddisfa infatti
tanto i gusti degli appassionati di fumetti quanto le aspettative del grande
pubblico abituato ad assistere a storie spettacolari.
L’impresa avviata dai Marvel Studios non era delle più
semplici, perché il personaggio di Doctor Strange, nato negli anni ‘60 dalla
creatività di Steve Ditko, coniuga
in un’unica storia un po’ di tutto. Dalla spiritualità orientale all’action più
sorprendente e dalla medicina moderna alla magia più antica, la storia di
questo medico, Stephen Strange, spazia tra culture, tradizioni e credenze
antiche e moderne in un mix straordinario e originale per un personaggio dei
fumetti.
Medico affermato, materialista
convinto, un po’ arrogante ed egoista, l’affascinante Steven Strange rimane
vittima di un terribile incidente d’auto che stronca la sua brillante carriera
di neurochirurgo. Deluso dai risultati della medicina tradizionale cerca una
via di guarigione nei metodi orientali, ma scopre un mondo di magia e
dimensioni alternative. Tra fantasy, comics, spiritualità new age e magia e
attraverso spettacolari effetti visivi nasce così un nuovo eroe mistico.
Nella storia del Doctor Strange
però la lotta tra bene e male non si gioca solo sul piano di coinvolgenti
combattimenti che mettono in campo straordinari super poteri, ma comprende
tutto un sistema pseudo filosofico un po’ più ampio. Il tema centrale attorno a
cui si sviluppa buona parte della trama di questo film riguarda infatti la
questione del tempo. Il tempo come vita eterna, ma anche come continuità,
ordine e legge naturale; nonostante i suoi quasi sconfinati poteri e la sua
lunghissima esistenza il maestro Antico insegna al suo allievo che “La morte dà
significato alla vita”.
Non sempre semplice da seguire nello sviluppo dei sui
dialoghi, Doctor Strange però non
solo stupisce con per l’uso dei favolosi effetti speciali amplificati dall’IMAX
3D, ma riesce anche a divertire in più di un passaggio con una sottile vena di
autoironia.
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