di Alex M.Salgado
Al via le riprese italiane di "Dopo la guerra" il nuovo film di Annarita Zambrano
Nel cast: Giuseppe
Battiston, Barbora Boboulova, Fabrizio Ferracane, Elisabetta Piccolomini, Jean
Marc Barr, Charlotte Cetaire
Una co-produzione franco-italiana: Sensito Film e Cinema
Defacto, Movimento Film.
Bologna, 11 ottobre. Dopo tre settimane di lavorazione in Francia, iniziano oggi a Bologna – per altre tre settimane - le riprese italiane di Dopo la guerra, il nuovo film di Annarita Zambrano, co-prodotto da Tom Dercourt, Stephanie Douet e Mario Mazzarotto. Il film è stato riconosciuto di interesse culturale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale Cinema. Il film è sostenuto da CNC, Regione Aquitania, Fondazione Gan per il cinema, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e con il contributo di Unipol Banca. Si ringraziano per la collaborazione la Film Commission Bologna e la Cineteca di Bologna. Le vendite internazionali e la distribuzione in Francia saranno curate da Pyramide. Scritto dalla regista, il film è ambientato tra la Francia (regione delle Landes) e l’Italia (città di Bologna). Dopo la guerra è un affresco corale che tocca una delle pagine più buie della recente storia italiana.
SINOSSI:
In
seguito all’omicidio di un professore universitario in un agguato terrorista,
Marco (Giuseppe Battiston) – ex-militante
di estrema sinistra condannato all’ergastolo e rifugiato in Francia grazie alla
dottrina Mitterrand – è accusato dallo Stato italiano di essere uno dei 'cervelli'
dell'attentato e ne è chiesta
l’estradizione. Ha inizio, così, la lunga fuga di Marco, assieme a sua figlia
Viola (Charlotte Cetaire), che si
trasforma ben presto in una guerra mediatica fatta di lettere e interviste.
L’arroganza di Marco, che lo porta a difendersi ad ogni costo, trascinerà nel
fango tutta la sua famiglia rimasta in Italia – sua sorella Anna (Barbora Boboulova), professoressa di
italiano in un liceo “bene” bolognese, il cognato Riccardo (Fabrizio Ferracane), giudice penale in
ascesa, Bianca (Carolina Lanzoni),
la loro figlia di 10 anni e la madre Teresa (Elisabetta Piccolomini). Tutti, innocenti, si ritroveranno a pagare
per le colpe passate di Marco senza capirne il perché.
Ciò
che ne esce è l’affresco umano e politico di una famiglia inciampata nella
storia, costretta ad affrontare la responsabilità dei vincoli di sangue e la
violenza di un paese che non può - e non vuole – dimenticare o perdonare.
Dopo la guerra è
una riflessione sulla colpa, sulla violenza che ritorna, sull’incapacità di
guardare se stessi quando il dolore privato si fonde a quello pubblico.
Con
uno sguardo colmo di compassione verso i suoi personaggi, dilaniati e accecati
dai loro ideali, l’autrice ci racconta di un passato, mai perdonato né
dimenticato, che ritorna preponderante nel presente, condizionando per sempre
le vite di una famiglia diventata vittima di se stessa.
Annarita Zambrano,
regista e sceneggiatrice cinematografica – molto apprezzata per i suoi corti Ophelia, in concorso a Cannes
nel 2013 e poi alla Mostra del Nuovo
Cinema di Pesaro; Tre ore presentato
alla Quinzaine des Réalisateurs nel
2010; A la lune montante, presentato alla Mostra di Venezia nel 2009; Andante mezzo forte, presentato alla Berlinale nel
2008 –, ha esordito nel lungometraggio nel 2014 con il suo documentario L’anima
del Gattopardo, lucida e tagliente riflessione sull’identità culturale
italiana.
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