di Agostino Devastato
David Mamet è stato a Roma attraverso due suoi testi in scena al Teatro Eliseo: American
Buffalo e Glengarry Glen Ross, allestiti rispettivamente da Marco D’Amore e
Sergio Rubini. Il teatro di Mamet è una delle pagine più importanti della
cultura Americana e a Hollywood è considerato una sorta di guru della
sceneggiatura.
“Un buon testo drammatico deve
essere simile ad una battuta”, spiega Mamet, e poi per chiarire il concetto fa
un esempio.
“C’è una giovane mamma che
passeggia sulla spiaggia con un bellissimo bambino. Si gira un attimo e si
rende conto che il figlio è sparito, che le onde lo hanno trascinato a largo.
Incomincia a disperarsi a piangere implorando Dio, chiedendosi “che Dio può
essere colui che mi porta via il mio bambino”.
Per tre giorni e tre notti non fa
che disperarsi, non mangia non dorme, urla strepita contro tutti i santi in
paradiso, contro Dio che le ha portato via il suo bambino. Il terzo giorno il
figlio miracolosamente riappare, viene riportato a riva dalle onde vivo e si
avvicina alla madre. Lei si accorge di lui poi si rivolge di nuovo a Dio e
dice: “Aveva un cappello!”
David Mamet è così, alle risposte preferisce le storie, gli
aneddoti e le metafore. È uno dei più importanti drammaturghi americani, la sua
produzione artistica è vasta tanto quanto l’acutezza delle sue osservazioni
sulla società Americana e sull’arte. Negli USA David Mamet è considerato anche
un’autorevole voce politica. La sua posizione ha oscillato tra i due grandi
partiti della politica americana, si è definito prima un liberale, figlio dei
valori degli anni ’60, poi ha affermato di aver smesso di essere un “liberal
lobotomizzato”.
Al di là della semplice appartenenza ideologica, Mamet ha
espresso più volte il suo disgusto per il “politically correct”, per le
abitudini borghesi, farcite di ipocrisia e simulazioni effimere di ciò che non
è reale. L’analisi di Mamet sulla società americana ha, negli anni, attinto a
vari ambiti come l’architettura, la moda, le feste, i riti sociali e le partite
a poker, gioco del quale si dice sia un gran talento. Attraverso il suo sguardo
trasversale, destrutturante, l’autore Americano ha più volte cantato il declino
culturale della società americana e non solo. Uno dei suoi ultimi testi
teatrali “ha scatenato risse ad ogni replica”, racconta Mamet, proprio per
questa capacità di svelare e mettere in ridicolo l’atteggiamento borghese, e il
politically correct è solo una menzogna a cui non bisogna più cedere. Solo il
teatro, quando è arte, si trasforma in verità, e lo stesso Mamet lo ha capito
sulla sua pelle. “Quando ero ragazzo pensavo che sarei finito per vivere sotto
ad un ponte. Non dicevo mai la verità. Poi ho scoperto il teatro e ho capito
che scrivere per il teatro era un modo per imparare a dire la verità”. Questo è
il teatro di David Mamet.
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